Namnlös dikt
(Medan somliga gick på högskolan med covid
dolde andra sig bakom viruset som ett skydd mot apati.
Medan somliga sörjde att vintern hade kommit
fantiserade andra om att dö martyrernas död för att lämna ett avtryck, en garanti).
(Medan somliga gick på högskolan med covid
dolde andra sig bakom viruset som ett skydd mot apati.
Medan somliga sörjde att vintern hade kommit
fantiserade andra om att dö martyrernas död för att lämna ett avtryck, en garanti).
Crediti pure un’aquila, isola distesa che guardi verso sud mentre miri a chissà quale distesa stretta in un abbraccio mediterraneo che resiste agli invasori del nord. Che tu sia benedetta, bellissima pretesa Come si erge la tua schiena che dalle rocce è protesa. Che il sapore dei popoli del Sud dell’Occidente sia con te, sacra…
Io sono stato dove tu m’hai lasciato imbevuto zuppo esausto di liquore Non ricordo più il colore Non ricordo più come gli girava in quell’istante Forse affogavo nel sudore freddo O forse raffreddavo la luce del lampione cangiante Io sono morto dove lei m’ha pugnalato il viso sfregiato, sfitto, scomposto dal gioco Non ricordo più…
Le nubi non sono applicazioni che puoi spostarle con le dita per cambiare il panorama La morte non è disconnessione che puoi resuscitare quando la noia contro ti rema Le puttane per la strada che puoi aprirle come il filmato di un sito non sono carne rosa senz’animo d’afflato E s’infilzano i tuoi peli…
Vomito invincibile di tormentato animo Veste inviolabile, tonalità arpeggiata Vino immischiato nel tanto amore Vuoto incolmabile, tuono allucinante Varietà ineccepibile di tumulti armoniosi Vacante e insensata ti spinge ad amare, a sognare, a sognare ed amare, ad odiare, a sognare, a sognare ed odiare, a vivere… semplicemente, vita!
A piedi nudi il poeta dinanzi la pagina bianca La pagina bianca che è l’opposto dei suoi piedi nudi segnati d’inchiostro dei terreni carezzati, dei bacini calpestati dal poeta dinanzi la pagina bianca che ora getta nella pagina bianca il suo incommensurabile astio.
Il battito di una cascata d’acqua sotto la doccia sei tu che m’abbracci dall’altra parte di questo continente in tempesta che non sa tramutare le proprie rovine in scenografie utili al futuro e le proprie scene passate in roghi che infiammino il presente e i propri roghi in intere spiagge meridionali dove sulle zattere ci diamo le mani senza…