#Tomorrowland 6
Nessun odio nell’amore che abbiamo fatto
solo la volontà di trovare un punto medio
tra Stoccolma e Roma
un desiderio di sintesi
una stanza segreta
un pianoforte su un panorama selvaggio
tra i boschi, il mare
e le catene.
Nessun odio nell’amore che abbiamo fatto
solo la volontà di trovare un punto medio
tra Stoccolma e Roma
un desiderio di sintesi
una stanza segreta
un pianoforte su un panorama selvaggio
tra i boschi, il mare
e le catene.
C’è un aria, la stanza è forte l’aria è una prigione la stanza è una prigione, un emozione gradevole. C’è una storia, il narratore non esiste la storia è la prigione, il narratore è prigioniero e forse è l’autore. C’è un sisma, l’altra non ricambia, il sisma è un sospiro, l’altra non si sposta e…
Vent’anni e chissà quanti altri ancora con gli occhi appiccicati a uno schermo a più schermi, ai touch screen e non lambirsi la schiena. Vent’anni con gli occhi sbarrati da suora devota al tempio di un luminescente silenzio e così, distratta e stantia dall’ultimo solstizio tecnologico. Vent’anni e languire nei pasti, durante i passeggi di…
I grilli nel silenzio delle case d’estate, case di quarti piani smorzano i dolori di chi se ne sta assopito nella vana attesa che qualcosa succeda Che travolgenti onde di Pacifico prendano il posto delle sconvolgenti tegole nere che la sedia del mio mac diventi la postazione di comando di un treno hi-tech sparato a…
Era fidanzata, ma la chiamavano Alice. Per ogni stanza in cui andava un amore la attendeva. Quella notte attraversò un corridoio. Per tre stanze passò. E tre amori la attesero. Era fidanzata, ma la chiamavano Alice. Stava con me, e se lei era felice lo ero anch’io. Non senza gioia, non senza amore. Era fidanzata,…
Le mani tremano, si ha poco da dire in questi casi, quasi nulla da scrivere, quasi nulla perché ciò che è accaduto l’altro ieri a Roma merita poche parole sì, ma profonde, intime, individuali e viscerali riflessioni, riflessioni che dovrebbero fare specie coloro i quali si credono assolti da ogni responsabilità, ma sono lo stesso…
«Ma quanto hai detto che costa il tuo libro?» «9 euro» «Ahah…sai, ieri ho comprato un libro ”famoso” e l’ho pagato 9 euro, come il tuo libro, solo che questo libro che ho comprato ha venduto 300.000 copie!! E quindi perchè dovrei comprare il tuo?» DA: I discorsi più stupidi degli uomini del 21esimo secolo!…